mercoledì 11 luglio 2007

L'UOMO DEL BAR

Per il RomaFictionFest, TV Sorrisi e Canzoni ha indetto un concorso per selezionare la giuria popolare che avrebbe dovuto giudicare le serie presentate. Ho partecipato a questo concorso, completando un racconto scritto da Carlo Lucarelli (che qua sotto è riportato in rosso, mentre la mia parte compare in nero) e la mia conclusione è piaciuta! Queste 500 battute (non vi dico la fatica per rientrare nei termini...) mi hanno permesso di essere scelta tra i 45 giurati e sono state addirittura pubblicate sul TV Sorrisi e Canzoni della settimana dal 2 al 7 luglio!


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Sì, era l'uomo del bar. Quello magro, nervoso, con un occhio un po' più chiaro dell'altro. Lo ricordava bene, era stato appoggiato al bancone fino all'ora di chiusura, e l'aveva guardata sempre, anche quando credeva che se ne accorgesse, impegnata a fare i cocktail. Poi lei aveva chiuso ed era tornata a casa, e se n'era dimenticata, finchè non si era affacciata alla finestra, quella che dava sulla strada, e l'aveva visto.
L'uomo del bar.
Quello con l'occhiu un po' più chiaro.
Stava là sotto, appoggiato a un lampione e non faceva niente, non guardava in su, non guardava da nessuna parte.
Com'era arrivato fin lì? L'aveva seguita? La conosceva? Chi era?
Pensò che forse era un caso, ma siccome abitava da sola, e quello lì, al bar, le era sembrato parecchio strano strano, e adesso stava là sotto, insomma sarà stato anche un caso, ma prese il telefono e chiamò la polizia.
La volante arrivò dieci minuti dopo.
Un agente scese e chiese i documenti all'uomo, che glieli fece vedere.
L'agente li scrutò con attenzione, poi portò una mano alla visiera in un saluto e se ne andò con tutta la volante.
Fu allora che l'uomo alzò la testa e la guardò.
Come al bar.
Poi si mosse, attraversò la strada ed entrò nel suo palazzo...

Mi ha vista, pensò, il cuore in gola.
Si precipitò alla porta, schiacciò l'orecchio sul metallo gelido: niente. Sospirò.
E vide la busta gialla scivolare sotto la fessura.
La raccolse, conteneva una foto. C'era lei, sulla foto. Ma non era lei. La donna le somigliava come una goccia d'acqua.
Girò il chiavistello, scrutò fuori, incontrò l'occhio più chiaro dell'uomo del bar. Lui le sbattè in faccia un distintivo: "Mi serve il tuo aiuto".
Tornò a guardare la foto: era uguale a lei.
Decise di seguirlo.

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